Premessa doverosa: siamo in pieno autunno, comincia a fare freddo, ci stiamo spostando per piacere e per lavoro da un po’ di tempo ormai e la situazione pandemica non ha ancora smesso di fare da sfondo alle nostre giornate. La mattina seguiamo i notiziari, rimaniamo aggiornati sulle nuove regole e la parola che sentiamo più frequentemente durante la giornata (per un motivo o per l’altro) sembra essere green pass.
Proprio questa settimana è stata annunciata una nuova regola in merito al tema, su cui non vorrei soffermarmi in questa sede se non per raccontarvi la reazione di un mio contatto, che su una delle sue bacheche social ha deciso di dichiarare questo:
Mi vien voglia di andare via da questo paese di m…. Che Italia irriconoscibile!
Il tutto incorniciato da uno sfondo tinta cioccolato, con “ricami” che lasciavano intendere che l’intenzione non fosse proprio di richiamare il cioccolato.
Ho pensato a lungo se lasciare o meno un commento, ma mi è bastato un secondo per decidere cosa scrivere:
Fallo. Ti farebbe bene.
Davvero, eh. Andare all’estero è un toccasana per la mente, per il corpo e per la lingua. La mente si apre, il corpo si abitua a nuovi sapori e a diversi climi, la lingua… migliora. Oh sì, non c’è modo migliore per imparare l’inglese che andare in un posto in cui si parla inglese 😉
E quindi, eccoci al tema di oggi.
Che cosa serve per viaggiare all’estero dopo Brexit?
Lo so a cosa stai pensando. Questo non è il momento ideale per viaggiare.
Non importa, perché quel momento arriverà. Nel frattempo, si può usare bene il tempo per richiedere il passaporto ed essere pronti a usarlo al meglio.
Documenti per viaggiare all’estero
Per visitare i Paesi fuori dall’Unione Europea – oltre al passaporto – serve un visto turistico, che di solito ha validità massima di 3 mesi.
Per viaggiare in Europa basta una carta d’identità valida per l’espatrio (la dicitura è riportata direttamente sulla carta). In realtà, sarebbe meglio dire che si può viaggiare liberamente nell’area Schengen, che comprende la maggior parte (ma non tutti) degli Stati europei, i quali, in base all’omonimo accordo, hanno abolito le frontiere interne. È possibile verificare qui quali sono i membri attuali dell’area Schengen e quali le eccezioni.
Per quanto riguarda i Paesi che non hanno aderito all’accordo – ovvero Regno Unito (dopo Brexit), Irlanda, ma anche Cipro, Croazia, Romania e Bulgaria (hanno sottoscritto la Convenzione di Schengen) – è necessario la carta di identità valida per l’espatrio o il passaporto.
Infatti, sul sito europa.eu, si legge:
Quando viaggi da o verso un paese non appartenente allo spazio Schengen sei tenuto a presentare una carta d’identità o un passaporto in corso di validità. Prima di metterti in viaggio, verifica quali documenti devi avere per recarti al di fuori del tuo paese di residenza ed entrare nel paese non Schengen che intendi visitare.
Se per esempio volessi viaggiare nel Regno Unito per provare a immergerti nella lingua inglese dopo tanti anni di studio solo sui libri o attraverso film e telefilm, la prima cosa che devi fare è… il passaporto.
Cosa serve per fare il passaporto
Per fare il passaporto serve innanzitutto una prenotazione, che si può fare sul sito www.passaportonline.poliziadistato.it da dove si può fare l’“accesso per il cittadino” (si può entrare con SPID oppure CIE).
Le pratiche per il passaporto sono gestite dagli uffici della Questura del proprio Comune di residenza oppure dal commissariato della Polizia di Stato, sempre del proprio Comune. In teoria la domanda si può presentare anche agli uffici dei Carabinieri o del Comune, ma poi bisogna recarsi agli uffici di Polizia per registrare le proprie impronte digitali.
I documenti da presentare, una volta che si ha in mano la prenotazione, sono diversi e cioè:
- una marca da bollo da € 73,50 da acquistare in tabaccheria,
- un bollettino postale da € 42,50 che si può trovare già pre-compilato tra i documenti disponibili all’ingresso degli uffici postali,
- la prenotazione dell’appuntamento da stampare,
- due foto tessere, che dovranno avere caratteristiche specifiche (viso, fronte e orecchie scoperti – niente sorrisi – meglio no occhiali, ma quelli con montatura leggera e lenti chiare sono ammessi).
Quanto costa fare il passaporto
Come avrai intuito, costicchia. Oltre alla marca da bollo da € 73,50 e il bollettino postale da € 42,50, si somma la spesa per le foto tessere (io sono andata dalla mia fotografa di fiducia, che mi ha chiesto € 7,40 per sei foto tessere), più la copia stampata della prenotazione, più l’eventuale viaggio (questo sarà doppio: prima per prendere le impronte digitali, poi per ritirare il passaporto. L’alternativa è quella di farselo spedire a casa, tramite corriere SDA, ad un costo di circa € 8).
Anche a me spesso viene voglia di andar via da questo Paese perché tutte le volte che lo faccio, porto fuori qualcosa di bello. E al ritorno restituisco il favore.