Naturalmente i sassoni hanno i genitali. Li abbiamo tutti. I genitali appartengono a noi, sono una parte del corpo.
Insomma parliamo di sassoni, e di genitali, e ci serve la grammatica per indicare che il secondo termine è una parte e appartiene al primo.
In italiano usiamo “di”, o in questo caso “dei” perché plurale. I genitali DEI sassoni.
La stessa forma esiste anche in inglese: “of”
Ma in inglese il quadro è più complesso: colpa dei francesi, non dei sassoni.
Fammi spiegare.
Fino all’anno 1066 gli inglesi (denominati “anglo-sassoni”) parlavano una lingua particolare, una specie di tedesco, importato naturalmente dai sassoni nei secoli precedenti. Poi, i cattivi francesi della Normandia hanno invaso le isole britanniche, ucciso il re, e subito diviso e distribuito la terra tra di loro, costruendo una serie di castelli (e chiese) per dominare e governare il paese.
I normanni, naturalmente, parlavano il loro dialetto, ma al lavoro usavano il latino: i tribunali, le chiese, il re, tutto in latino per le questioni formali, forse usavano il francese per il tempo libero.
Il francese, come ricorderai dalla scuola media, ha la grammatica simile a quella italiana: entrambe hanno origine latina.
Poi, nei secoli, la lingua degli inglesi si è evoluta in quella che oggi conosciamo come inglese, misto naturalmente di parole e grammatica di origine sassone (per le cose “normali”) e di origine francese/latina (per le cose “formali”).
Ciò significa che se traduci un testo formale (ad esempio un articolo scientifico) dall’italiano all’inglese facendo il minimo di cambiamenti possibili, lo stile formale (di origine latina) sarà più o meno corretto. Invece, se parli in inglese traducendo le parole e la grammatica dall’italiano, l’impressione che darai sarà troppo formale (troppo francese, insufficientemente sassone, se mi spiego).
Questo mi porta al punto. Rimane, per l’uso giornaliero, la forma grammaticale “originale” che si chiama il genitivo (non genitali) sassone, termine che si riferisce all’apostrofo + “s” che vedi e senti spesso in inglese. Ad esempio:
Daniel’s wife
Daniel’s children
Daniel’s house
Daniel’s e-mail
Va bene per tutto quello che appartiene a me, creato da me, o è una parte di me, ma NON va bene nelle situazioni “formali” o quando non c’è il significato che una delle cose “appartiene” o “è parte di” altro, ad esempio:
The election of the new pope (NON, The new pope’s election)
The discovery of radiation (NON, Radiation’s discovery)
Allora, se non sai molto di inglese, prevedo che questa grammatica non ti disturberà molto. Ma se hai un livello avanzato, allora sei nei guai! Vedo con i miei studenti di livello “super” che arrivano a un punto in cui sono consapevoli delle differenze tra italiano e inglese e poi, improvvisamente, iniziano a usare l’apostrofo + “s” in ogni situazione…Non va bene così. Se è formale, va bene la grammatica come in italiano, almeno per quanto riguarda “di”=”of”.
Tutto chiaro?
Daniel’s children (i figli di Daniel), (hanno mangiato un pezzo di torta) a piece of cake.
Due forme, non una come in italiano.
Anzi tre, perché oltre alla grammatica abbiamo anche un terzo metodo per “collegare” i sostantivi, questo comunque non è proprio grammaticale ma più una soluzione “lessicale”, cioè un modo di vedere evolvere nuove parole “composte” per descrivere le cose per cui non ci sono parole.
Pensiamo alla tecnologia:
keyboard (tastiera)
disc drive (disco rigido)
washing machine (lavatrice)
microwave oven (forno microonde)
DVD player (lettore DVD)
mouse mat (tappetto del mouse)
vacuum cleaner (aspirapolvere)
Insomma, possiamo “etichettare” le nuove tecnologie, e altro, creando nuove parole composte da due o più parole esistenti.
Ma, di nuovo, attenzione! Questa è una soluzione “lessicale” non grammaticale. Intendo dire che la grammatica è un sistema che puoi usare liberamente per codificare il significato che vuoi comunicare in modo che possa essere correttamente de-codificato dagli altri. Puoi dire proprio quello che vuoi, basta che segui le regole accettate da tutti.
Il lessico, invece, non funziona così. Per descrivere un animale con quattro zampe e coda che fa il suo bisogno sotto il portico appena fuori dalla mia porta, è necessario impegnare la parola “dog” se voglio che mi capisci. Non posso creare una nuova parola.
Quindi, in conclusione, l’inglese ha tre metodi di collegare due sostantivi, più o meno corretti secondo le parole stesse e la situazione (il grado di formalità, opzioni lessicali, ecc.)
tomato’s soup (no)
soup of tomatoes (neanche, troppo Italiano)
tomato soup (perfetto!)
Prince Harry’s embarassing moment in a Las Vegas hotel (OK)
The embarassing pictures of Prince Harry naked in a Las Vegas hotel (OK)
Paparazzi pictures of naked prince in Vegas hotel episode (OK)
Non ti preoccupare se le regole non sono chiare. È normale, le regole NON sono chiare. Dipende molto dal contesto e dal grado di formalità.
Basta ricordare che non va bene tradurre sempre dall’italiano con “di”=”of”. Una volta capito quello, inizierai a notare come è veramente usata la lingua inglese e sarai così in grado di usarla in modo più naturale.
See you soon!
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Elena dice
Molte newsletter finiscono negli spam o le cancello senza neanche aprirle. Questa la leggo con estremo piacere perché non è solo una lezione, o un ripasso, di inglese: è un viaggio nel mondo anglosassone divertente, essenziale e “easy”.
Grazie per queste UTILI emozioni.
Daniel dice
Molto gentile, Elena. Aprezzo che ti sei impegnato di scrivere un commento.
Daniel
Maria Elena dice
Bravo! Credo che anche un somaro turco si possa ricordare, dopo aver letto la tua lezione, che in inglese esiste il genitale ehm, scusa, il genitivo sassone. Facciamo un accordo, allora: io cercherò di imparare l’inglese se tu farai altrettanto con il congiuntivo italiano che anche in questa lezione versa calde lacrime. Non dare retta agli snob ( lo sai, vero, che significa “sine nobilitate?) non esiste niente di più importante del credere in quello che di sta facendo. Per quel che vale, ti sto seguendo con molta attenzione. Saluti molto cordiali.
Daniel dice
Di nuovo te, Maria Elena? Scherzo. Grazie per i commenti gentili.
Comunque, non posso prometterti nulla per quanto riguarda il congiuntivo. Sono 15 anni che riesco a non impararlo. Poi, sembra che non è solo i stranieri come me che non lo usano più….
Spero che hai altro da leggere il weekend perché vado alla spiaggia: la prossima “lezione” sarà lunedì!