Da Jane Austen a Joanne Rowling, oggi ti presento cinque donne che hanno fatto la storia del Regno Unito in modi molto diversi ma decisamente memorabili!
Jane Austen
Se Shakespeare è indubbiamente il Dante Alighieri inglese, non riesco a pensare a una donna italiana che possa essere messa sullo stesso piano di notorietà che occupa Jane Austen per i britannici. L’autrice che il grande pubblico internazionale ha imparato a conoscere grazie alle numerose trasposizioni cinematografiche di “Pride and Prejudice” (“Orgoglio e pregiudizio” in italiano) rappresenta uno dei pilastri della cultura britannica. Prima di una lunga serie di scrittrici (tra cui le sorelle Brönte, Virginia Woolf e J.K. Rowling, solo per citarne qualcuna), ha segnato la storia dell’emancipazione femminile, raccontando quella quotidianità ricca di sfumature che oggi siamo abituati a scorrere sul nostro social feed. Ancora oggi, se si chiede a una donna inglese quale sia il suo libro preferito, la risposta è probabilmente rintracciabile tra la bibliografia di Jane Austen.
La regina Vittoria e la regina Elisabetta II
Se ti capitasse di viaggiare nel Regno Unito, non tarderesti molto ad accorgerti che l’uso dell’ aggettivo victorian sia capillare in questo Paese. La cosiddetta “epoca vittoriana”, infatti, è stato quel lungo periodo di prosperità e di pace (siamo infatti a cavallo delle due guerre mondiali) di cui hanno goduto i britannici sotto il regno della regina Vittoria, dal 1837 fino alla sua morte nel 1901. Progresso tecnologico e culturale, in primis della letteratura e delle arti, caratterizzano questi anni. Le città crescono e assumono le caratteristiche che tanto colpiscono i turisti stranieri oggi: quelle pittoresche villette a schiera con il tetto a punta a cui pensi quando senti parlare di Londra, non sono altro che case vittoriane (molto amate dagli inglesi ancora oggi, nonostante gli “acciacchi” del tempo). Eppure, il regno della regina Vittoria non è stato il più lungo della storia dell’Inghilterra: la regina Elisabetta II segna il record assoluto. Proprio nel 2022, infatti, l’attuale sovrana inglese festeggerà il suo Platinum Jubilee. (Sì, settant’anni di carriera!)
Lady Diana
Per gli inglesi Lady D (si pronuncia “Dai”) è un mito che non morirà mai. Perché nessuno dimenticherà mai la principessa che è riuscita ad avvicinare il popolo alla corona, mostrando pubblicamente tutte le debolezze e le forze di una donna. La sua breve e intensa vita è bastata per riempire le pagine e gli schermi di tutto il mondo della sua epoca e di quelle successive. Basti pensare che nel 2021 è uscito un nuovo film a lei dedicato, interpretato da Kristen Stewart, lo stesso anno in cui a Londra è stata inaugurata una statua in suo onore, in occasione di quello che sarebbe stato il suo sessantesimo compleanno. Se volessi vederla, si trova nel Sunken Garden di Kensington Palace, poco distante da quella della Regina Vittoria.
Joanne Rowling
Figura tanto amata, quanto (ultimamente) criticata, tutti conoscono J.K. Rowling anche se non hanno mai letto la saga di Harry Potter o visto la sua trasposizione cinematografica. Sì, perché l’autrice inglese ha dato vita a un mondo immaginario che ha negli anni preso una forma sempre più concreta. Le evidenze si incontrano nella lingua tanto come nell’architettura e Londra ne è un esempio perfetto, come sa bene chiunque transiti nei dintorni della trafficata stazione dei treni di King’s Cross, che non potrà fare a meno di scoprire – non distante dalla posizione del binario 9 e 3/4 – uno shop “magico” sempre pieno di avventori. Emblema della resilienza femminile e paladina del movimento femminista inglese, Joanne Rowling non smette di far parlare di sé anche a distanza di anni dalla pubblicazione dell’ultimo libro della fortunata fama (ne ha poi scritti altri, sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith). In particolare, hanno fatto molto discutere certe sue affermazioni nei confronti della comunità transessuale da cui molti fan hanno deciso di prendere le distanze. E mentre i luoghi più progressisti del Regno Unito cambiano le insegne dei bagni pubblici in “gender neutral toilet”, l’eredità della “madre” di Harry Potter rimane ben salda tra i mattoni degli Harry Potter Studios e la consapevolezza che il cioccolato sarà sempre l’arma più efficace contro la tristezza.
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