Se c’è una frase che mi è rimasta impressa dalle lezioni di latino del liceo, questa è Repetita iuvant.
La professoressa soleva usarla per canzonare l’intera classe quando un concetto proprio non ci entrava in testa e lei, piuttosto scocciata, era costretta a ripeterlo.
Anche mia madre amava rammendarmela, quando cercava inutilmente di aiutarmi a tradurre le versioni di latino e io immancabilmente mi dimenticavo le regole di grammatica.
Il risultato? Ora so bene cosa significa e tendo a utilizzarla in diverse occasioni. Perché “ripetere fa bene” e fa anche fare una certa figura, quando il concetto finalmente ti è entrato in testa!
Ieri, mentre passeggiavo all’ora del tramonto, ho scelto questa storia in inglese sulla mia app di SoundCloud. Mentre la ascoltavo, mi distraevo spesso. Pensavo: “non ho capito questa parola” – e poi: “Ma mi ricorderò qualcosa di tutto ciò?”. (Sì lo so, questo è un pessimo atteggiamento per un apprendente di lingua inglese.)
Così, ho premuto il tasto “stop” e ho ricominciato da capo. Poi mi sono lasciata andare, cercando di immergermi nella storia e di non preoccuparmi se non capivo qualche parola o persino intere frasi! Piano piano, sono riuscita a visualizzare il contesto e a seguire la storia fino alla fine.
Non ho capito tutto.
E forse è proprio per questo che oggi la storia mi è tornata in mente diverse volte (con le buone storie, succede sempre così, ci hai mai fatto caso?).
Così, ho deciso di ritornarci su: volevo scoprire se le mie intuizioni fossero giuste.
Questa volta, però, ho scelto di leggerla. Non ci ho messo molto, perché ancora una volta non mi sono soffermata sulle parole che non conoscevo. Tuttavia, queste parole erano meno sconosciute, più familiari perché le avevo già sentite ieri.
Per oggi basta così, non voglio esagerare. Domani però, ascolterò di nuovo la storia. Il giorno dopo proverò a leggerla di nuovo e questa volta cercherò sul dizionario quello che proprio non sono riuscita a capire.
Avrò passato una settimana sulla stessa storia? Sì.
Ne sarà valsa la pena? Sì, ma non è una gran pena: non più di mezz’ora del mio tempo, ogni giorno.
Perché, come ho imparato… Repetita iuvant.
E tu? Sei veloce a memorizzare o hai bisogno di molte ripetizioni?